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City lights

Misty




CAPITOLI



12. Il segreto di Viv

Misty si allontana a grandi passi dal Richie’s Place. Con rabbia, sferra un
calcio ad una lattina di birra abbandonata a terra, che rotola via lasciandosi
dietro una scia di goccioline.

«Puttana.» mormora Misty fra i denti «Disgustosa puttana.»

La furia le permette di percorrere almeno un quarto della strada che la separa
dal Pokèmon Center. Ma svanisce in fretta e la paura torna a farsi sentire.

Si guarda intorno spaventata, improvvisamente convinta che qualcuno la segua
nascondendosi nell’ombra. Ma dietro di lei non c’è nessuno.

Riprende a camminare, continuando a lanciarsi occhiate nervose alle spalle.

«Ehi.» biascica improvvisamente una voce, spaventandola a morte «Ehi, bella.»

Misty trasale, voltandosi di scatto. I suoi occhi mettono a fuoco la sagoma di
un vecchio barbone, molto probabilmente del tutto ubriaco, acquattato contro la
parete dell’edificio.

«Ch-che cosa vuole?» mormora, indietreggiando.

L’uomo le rivolge uno sguardo spento. «Hai da accendere?»

«Oh.» Misty tira un sospiro di sollievo «No.»

Si volta di nuovo, riprendendo a camminare in direzione del Pokèmon Center. Si
blocca quando sente il vecchio farfugliare qualcos’altro.

Solo dopo qualche istante si rende conto che non sta affatto parlando con lei;
anzi, sembra averla già rimossa dalla propria memoria.

«Non preoccuparti, Dorothy.» biascica ad una bottiglia di whisky posata di
fianco a lui sul marciapiede «È soltanto la buona Strega del Nord.»

Misty si allontana inorridita. Suo malgrado, però, l’idea che un simile
ubriacone sia stato capace di leggere Il mago di Oz la fa sorridere. Magari
però ha soltanto visto il film.

Continua a camminare spedita. Solo una volta di fronte al Pokèmon Center si
concede di tirare un piccolo sospiro di sollievo. Afferra la maniglia della
pesante porta di vetro e cerca di spingerla verso l’interno, senza alcun
risultato.

«Oh, merda.» impreca «Merda e rimerda.»

Viv ha chiuso la porta a chiave.

Sconsolata, Misty si lascia cadere seduta sul bordo del marciapiede. Dopo
qualche istante, però, una finestra socchiusa cattura la sua attenzione.

Si alza in piedi per osservarla più da vicino. È piuttosto stretta, ma pensa di
poterci passare. L’unico problema è che si trova piuttosto in alto, oltre la
sua testa.

Si guarda intorno. Vicino ad un bidone della spazzatura sono ammucchiate alcune
casse; dopo aver riflettuto per un attimo, Misty si dirige verso di esse, ne
afferra una e la trasporta fin sotto la finestra.

Prova cautamente a salirvi sopra, ma le assi di legno marce si sfondano sotto
il suo peso. La gamba destra della ragazza sprofonda fino al ginocchio nella
cassa.

«Vaffanculo.» sibila Misty, liberandosi. Si dirige di nuovo verso il bidone e
cerca di sollevare un’altra cassa, più grande e resistente. È costretta a
metterla giù dopo un paio di passi, e deve faticare non poco per spingerla fino
alla finestra; ma almeno questa regge il suo peso.

Si issa a forza di braccia fino alla finestra. «Chi sarebbe la bambina, Viv?»
mormora fra i denti, facendo passare una gamba al di là del davanzale.

Un istante dopo perde l’equilibrio, precipitando di schianto all’interno della
stanza. Fortunatamente, la sua caduta viene in gran parte attutita da uno dei
vecchi divani rossi della hall.

«Vaffanculo!» ripete a voce decisamente più alta, alzandosi in piedi con
cautela per accertarsi di non avere niente di rotto.

Accende la luce. Solo adesso le viene in mente che, se la porta è ancora
chiusa, significa che Ash e Broke non sono ancora tornati. Non che sia
esattamente ansiosa di vedere Ash, dopo quello che gli ha detto prima di
scappare via… ma vuole ugualmente sapere se sta bene.

E se è ancora vivo.

Afferrata dal bancone la seconda chiave, si precipita verso la porta e la
spalanca, sperando di vedere Ash e Broke che si dirigono verso il Pokèmon
Center. Ma la strada è deserta.

Si morde le labbra. «Fate presto, vi prego.» mormora, stringendo forte il mazzo
di chiavi.

Per un po’ rimane a fissare la strada vuota. Poi, la sua attenzione viene
attirata dal bancone di mogano. Il regno di Viv.

Esitando, come se stesse commettendo chissà quale azione illegale, si dirige
verso di esso. Ne sfiora la superficie un tempo lucida con la punta delle dita,
quasi con reverenza; poi vi gira intorno e, velocemente, si china ad aprire uno
dopo l’altro i cassetti. Fruga fra la roba di Viv, senza sapere esattamente
cosa stia cercando: forse, solo una prova che la bionda non sia veramente
cambiata come dice.

La trova nell’ultimo cassetto. Un piccolo involto di carta pieno di materiale
erbaceo scuro. Non c’è certo bisogno di essere dei geni per capire di cosa si
tratti.

«Lo sapevo.» mormora, con un tono di voce talmente basso che anche se nella
stanza ci fosse qualcun altro non potrebbe sentirla «Io lo sapevo.»

Fa passare nervosamente il pacchetto di droga da una mano all’altra, senza
sapere cosa farne. Se lo fa sparire, Viv intuirà di sicuro chi sia stato.

La porta principale viene spinta verso l’interno. Misty si raddrizza di scatto,
lasciando cadere la droga come se scottasse.

Ash e Broke. Vivi. Tutti e due.

Misty tira un altro sospiro di sollievo. «Eccovi, finalmente.» esclama,
cercando di richiudere il cassetto senza farsi notare. «Com’è andata?»

Con un grugnito, Ash si lascia cadere pesantemente su uno dei divani. Solo dopo
una manciata di secondi Misty nota il grosso livido sul suo volto.

Spalanca gli occhi. «Ma che è successo?»

«Ash le ha prese da Craig.» spiega brevemente Broke, inarcando le sopracciglia.

«Cosa?» Misty si precipita verso Ash, dimenticando completamente di essere
arrabbiata con lui «Mio Dio, stai bene?»

Ash fa una smorfia. «Diciamo che poteva andarmi peggio.» mormora.

Misty si siede di fianco a lui sul divano. «Ma… voglio dire… perché?» chiede,
guardandolo preoccupata «Che motivo aveva?»

«Era una trappola.» borbotta cupamente Ash, appoggiando la fronte contro i
palmi delle mani «E io ci sono caduto in pieno.»

Misty lo guarda senza capire. «Una trappola?»

«Era stato Craig a rubare il mio zaino.» Ash digrigna i denti «Voleva solo che
andassi laggiù. Scommetto che quel figlio di puttana sapeva che Viv ci avrebbe
mandati da lui.»

«Ma perché?» insiste Misty «Perché ce l’aveva con te?»

Ash sospira. «Craig era quello a cui sono andato addosso ieri mattina.» spiega.

Misty spalanca gli occhi, incredula. «E ti ha preso a pugni per quello?»

«A quanto pare.» mormora Ash.

«Oh.» Misty gli posa la mano su un braccio, sinceramente preoccupata «E… ti ha
fatto molto male?»

Ash si stringe nelle spalle. «Sopravviverò.»

Misty si morde le labbra. «Comunque io…»

«Per favore, Misty.» la implora Ash, in tono supplichevole «Non dire “te
l’avevo detto”.»

«Oh… okay.» la ragazza alza le sopracciglia «Però te l’avevo detto.»

Ash la fulmina con lo sguardo.

«È la verità!» si giustifica Misty, incrociando le braccia. Ora che è certa che
Ash stia bene, ricorda di colpo il motivo del loro litigio.

«Okay, calmatevi, voi due.» Broke si guarda intorno «A proposito, dov’è Viv?»

Misty scrolla le spalle. «Che ne so.» mormora «Al Richie’s Place, credo.»

Ash la guarda aggrottando le sopracciglia. «E tu stavi qui da sola?» chiede.

«No, stavo al pub con Viv.» afferma Misty, appoggiandosi allo schienale del
divano «Ma mi ha stufato e me ne sono andata.»

Broke le lancia un’occhiata interrogativa.

«Lascia perdere.» taglia corto Misty. Ma ripensa alla droga sotto il bancone, e
di colpo si sente le guance in fiamme.

«Fammi capire. Viv ti ha portata al pub?» chiede Ash incredulo.

«Sì.» Misty spalanca gli occhi «Perché?»

Ash sospira di nuovo. «Carina.» mormora fra i denti «Fortuna che le avevo detto
di farti stare fuori dai guai.»

«Tu le avevi detto cosa?» chiede Misty, sbalordita «Per caso pensi che non
sappia badare a me stessa, Ash?»

Ash si morde le labbra. «Beh…»

«Che cosa?» Misty si alza in piedi di scatto, portando le mani sui fianchi «Ti
faccio notare che non sono io quella che è stata presa a pugni in faccia, Ash.»

«Non volevo dire…» cerca di giustificarsi Ash, alzando lo sguardo verso il
soffitto macchiato «Oh, lascia perdere.»

«Okay.» mormora cupamente Misty «Okay.»

Broke si passa nervosamente una mano tra i capelli. «Sai quando torna Viv?»
chiede, guardando Misty.

«E che ne so?» la ragazza scrolla le spalle «Scommetto che si sta divertendo
come una matta.»


 

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