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FANFIC Ghost CAPITOLI
OTTO Misty si volta di scatto. Non c’è niente dietro di lei. Solo la porta di legno chiaro della sua stanza. Geme. Forse Lily ha ragione, allora. Sta veramente impazzendo. Ha veramente sentito la voce di Ash pronunciare il suo nome. Scuote la testa, una lacrima le cade sulla guancia. «È assurdo…» sussurra, con voce sottile e tremante «Non è possibile, non puoi essere tu…» Silenzio. «No…» Misty si lascia cadere in ginocchio sul pavimento, premendo i pugni contro le tempie. Chiude gli occhi. «No, non è possibile, no…» Nessuno ha mai pronunciato il suo nome. Non c’è nessuno nella stanza con lei. Qualcosa la sfiora, una mano gentile si posa sul suo braccio. Apre gli occhi. Niente. «N-non puoi essere tu…» ripete Misty, sul punto di scoppiare nuovamente in singhiozzi «Non puoi essere tu, non puoi essere Ash…» Sente ancora il calore della mano posata sul suo braccio. «Misty…» Si copre le orecchie con le mani. «No, no, basta…» La mano invisibile rafforza appena la stretta. «Misty, puoi sentirmi? Misty!» «Basta!» Misty scoppia a piangere, rannicchiandosi su se stessa e dondolandosi piano avanti e indietro sui talloni come una bambina terrorizzata «Basta, basta, basta…» «Misty, ti prego, non avere paura!» insiste la voce, nonostante la ragazza continui a scuotere la testa tenendo le mani premute contro le orecchie, rifiutandosi di ascoltare. «Misty, sono io! Sono Ash! Mi senti?» «Vattene!» urla la ragazza, chiudendo gli occhi «Vattene, tu non sei lui! Lasciami in pace! Tu non sei reale!» «Misty!» È la voce di Lily. Qualche istante dopo sente le braccia della sorella che si stringono protettivamente attorno al suo corpo, i suoi capelli che le sfiorano le guance bagnate di lacrime. «Misty, santo cielo, che cosa succede?» Misty continua a singhiozzare. Si tiene stretta a Lily, nascondendo il viso contro la sua spalla, senza riuscire a parlare. «Ehi.» sussurra la ragazza, accarezzandole piano i capelli «Tesoro ascoltami, va tutto bene. Siamo qui. Che cosa è successo?» Misty scuote la testa. «Lui… lui è qui…» riesce a sussurrare, con voce tanto sottile che Lily stenta a sentirla. «Lui chi?» Lily le prende il volto fra le mani, allontanandola da sé quanto basta per poterla vedere in viso «Misty, che cosa vuoi dire?» «A-Ash…» sussurra Misty. Lily lancia un’occhiata spaventata a Broke, poi torna a rivolgere la propria attenzione sulla sorella minore. «Che cosa vuoi dire?» ripete, in tono terribilmente serio «Ash è qui?» La ragazza riesce soltanto ad annuire, tremando. Lily scuote la testa. «No, Misty. Ash non è qui. Lo sai. Ash è morto.» «No l-lui era qui!» ripete Misty, riprendendo a singhiozzare «Era qui…» «Misty…» Lily continua a tenere gli occhi fissi nei suoi «Tu senti che Ash è qui? In questo momento?» Misty non risponde. Abbassa la testa. «Misty!» Lily la costringe ad alzare di nuovo il viso verso di lei «Rispondimi. Tu credi che Ash sia qui adesso?» «Non lo so!» urla Misty, voltando di scatto la testa per sottrarsi al suo tocco «Io non l’ho visto… io… io ho solo sentito la sua voce… n-non…» Broke posa una mano sulla spalla di Lily. Quando la ragazza si volta, le fa cenno di allontanarsi, e si inginocchia di fronte a Misty. La prende fra le braccia, cullandola. «Misty, va tutto bene.» sussurra «Va tutto bene.» Misty continua a piangere, ma i suoi singhiozzi si fanno lentamente sempre più deboli, sempre più distanti. Finisce per addormentarsi esausta fra le braccia dell’amico, con il capo posato sulla sua spalla. Broke le accarezza piano i capelli, ravviandoglieli all’indietro per scostarli dal volto pallido. Poi la bacia sulla fronte. La prende in braccio sollevandola da terra con delicatezza, per non svegliarla. Non può evitare di stupirsi di quanto sia facile tenerla fra le braccia. Quanto peso ha perso dalla morte di Ash? Raggiunge il letto e la adagia con delicatezza sulla trapunta candida. Si china su di lei e la bacia su una guancia. «Va tutto bene, Misty.» sussurra a voce bassissima, parlando per lo più a se stesso «Ti prometto che andrà tutto bene.» Lily afferra un plaid dall’armadio e lo sistema dolcemente sul corpo esile della sorellina. Le sue mani tremano visibilmente. Guarda Broke in cerca di appoggio. Ma lui non può che scuotere la testa, sconsolato. «Pensi ancora che sia tutto normale?» chiede Lily torcendosi le mani, una volta fuori dalla stanza di Misty. Broke scrolla le spalle. «Onestamente, non so più cosa pensare.» |
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