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FANFIC Digilove for Digifriends Chiara Ishida 88
2- Amori rinati, amori traditi Il giorno dopo i fantastici e sconvolgenti fatti che si sono inseriti con forza nella vita dei digiprescelti, tutto sembra normale. Tai sta ancora dormendo mentre doveva essere in piedi da dieci minuti, Kari si sta chiedendo se già si è alzato. Sora si sta pettinando osservando perplessa l’immagine che lo specchio le rivolge…Ken intanto si cura di non dimenticare niente a casa nel fare lo zaino. Cody sta preparando la sua borsa mentre Joe si sta incasinando in giro a cercare il suo libro di matematica. Intanto Matt è in cerca del suo zaino, ignorando che si trova sotto il divano…contemporaneamente suo fratello si sta preparando per uscire da casa prima del solito, riflettendosi in ogni specchio che vede. Yolei sta litigando con suo fratello per l’ultima ciambella rimasta nel piatto, e intanto Izzy sta più pacificamente facendo colazione con i suoi genitori. Mimi si è svegliata di buonumore per essere di nuovo a casa e per aver letto l’e-mail di Yolei che l’informa di Ylenia, mentre l’interessata Ylenia sta suonando impaziente il campanello di Tai (vanno a scuola insieme essendosi scoperti vicini di casa). Davis invece è contemporaneamente alle prese con i suoi problemi di cuore e con sua sorella… DAVIS- Uffaaa…com’è che ci metti tanto a prepararti??? JUN- Le ragazze sono così, fratellino! DAVIS- …Così vanitose? JUN- Più che altro teniamo al nostro aspetto esteriore. DAVIS- Sì, certo, bel giro di parole…facevo prima a prendere l’autobus invece che farmi accompagnare da papà…con te!!! JUN- Zitto, moccioso!! E poi guardati allo specchio!!! Non ci tieni minimamente a come ti vesti o a come sei conciato!!! Per forza non c’è nessuna che ti viene dietro! DAVIS- Non sono un moccioso, sorella impicciona!!! Se ne va alla svelta e seccato JUN (da dietro la porta) – Coooosa?!?! IMPICCIONA A CHI?!?! DAVIS “Non pensarci neanche…non ha ragione. Non ha minimamente ragione!” ………………………………………………………………………………………………………… TK- Ciao Kari! Come mai senza fratello oggi? KARI- Ho deciso che abbiamo orari troppo diversi!!! Non mi va più di aspettare una vita per arrivare a scuola!!! ^___^ TK- Che cos’aveva Davis ieri? KARI- Dovresti saperlo bene. TK- Ma non abbiamo fatto niente di male e poi… KARI- GIA’!…niente di male…ma vedrai…gli passerà… TK- Gli piaci davvero. KARI- TK!!! Cosa dici?? TK (ridendo) – Quello che dice lui! Che gli piaci! KARI- Beh…ecco…non credo proprio, TK, ecco, insomma…sarà un’infatuazione…cioè, alla nostra età non ci si può veramente…innamorare… TK- Dici? Kari si volta di scatto a guardarlo KARI- “Oh…TK…non dirmi che…sarebbe troppo bello…” TK- Secondo me non dipende dall’età…e secondo te?…Anche se prima stavi dicendo… KARI- No! Cioè, sì…lo stavo dicendo ma ecco…mi sono espressa male… TK- Cioè? KARI- …Cioè…che…dipende… TK- Già. Dipende dalla persona giusta… KARI “TK…se solo riuscissi…” TK “Non dice niente…io ci ho provato. Eppure…non sono stato così chiaro…povera Kari. Mi sembra così combattuta…e se…” KARI- Penso che tu abbia ragione. TK- Cosa?! KARI- Mi hai sentito. Penso che tu abbia ragione. Dopotutto l’amore non è una questione d’età. Se… TK- …Se?! Si guardano KARI (arrossisce leggermente) - …se c’è la persona giusta. TK (ridendo per sdrammatizzare) – Per quanto mi riguarda, io non l’ho ancora trovata, quella giusta! KARI “Cosa?!?! E io che pensavo…e io che…speravo…” TK “Oddio…cosa diavolo ho detto??? Ho cercato di sdrammatizzare e ho detto quello che non volevo dire…cosa faccio???” KARI- Beh, ecco…forse non…è il momento…………… TK- Non hai capito. KARI- Eh??? TK- Non mi importa se è quella giusta o no. Mi basta che ci sia. E che ci sia lei soltanto. KARI “Oh mio Dio, TK…posso sperare…” TK- A cosa stai pensando? KARI (sorride) – A niente di particolare… TK “Un giorno te lo dirò. Te lo prometto” KARI “…stavo pensando che ti amo.” ………………………………………………………………………………………………………… MATT- Permesso? TAI - Avanti. Non siamo in chiesa. MATT- Ehilà, spiritosone! Svegliato bene, oggi? TAI- Eccome. Per una volta ho avuto una compagna di viaggio che apprezza il mio senso umoristico ed è al mio livello. YLENIA- Troooooppo buono. MATT- Ciao, Ylenia. Molto carina, oggi. YLENIA- Se fa così con tutte c’è da preoccuparsi. TAI (solenne) - Io sono anni che mi preoccupo. YLENIA- Oh…abbiamo qui un predatore, allora!!! TAI- Sì…direi un avvoltoio, tu che ne dici? MATT- Mi state offendendo profondamente. YLENIA- Non ne avevamo l’intenzione. MATT- Sì, come no. Si siede corrucciato e smette di parlare YLENIA- Matt… TAI- Lascia. E’ fatto così, gli passa. Lei si alza e si va a sedere di fianco a lui YLENIA- Scusa. MATT- Di che? YLENIA- Non fare l’idiota. Lo sai. MATT- Lo so che stavate scherzando. Non mi offendo. Ci ho fatto l’abitudine. A stare otto anni in compagnia di Tai… YLENIA- Non volevo davvero. … YLENIA- Matt..? MATT “E’ sincera” YLENIA- Matt??? MATT (si decide a guardarla in faccia) - Ti credo. Davvero. YLENIA- Giuraaa! MATT- Ylee-niaa!!! Ti credo ti credo ti credo! YLENIA (soddisfatta) - Così va meglio. MATT (ride di cuore) DRIIIIIIIIIN !!! YLENIA (atterrita) - E’ suonata??? MATT (sconcertato) - Sì…ma… TAI (sgomento) - Non c’è qualcosa che…manca…? YLENIA; TAI; MATT- Sora!!! ………………………………………………………………………………………………………… TAI- Incredibile!!! YLENIA- Allora?!?! TAI- Sono andato in bagno come ho detto al prof. Con il cellulare in tasca, però… YLENIA; MATT- Taaai!!!! TAI- Sì, sì, sì, scusate, stringo! E’ solo che sono così… YLENIA; MATT- TAAAAAAI!!! TAI- Ehm…scusate. Ma è pazzesco…cosa… MATT- COSA è pazzesco? PROF- Ragazzi!!! Silenzio!!!!! TAI (sottovoce) - Al cellulare non risponde! Dice che è non è raggiungibile! MATT- L’avrà spento…magari è a letto con la febbre e vuole riposare. … MATT- Tai? TAI- Ho telefonato anche a casa sua. … TAI (mormorando) - Sua mamma ha detto che è uscita di casa alle sette e venti come al solito. … YLENIA- Cooooosa? Ma dove può essere??? Oddio… Sora, dove sei??? MATT- Fammi capire bene!!! PROF- Ragaaaazzi! Ho detto ZITTI! YLENIA- Ci scusi, professore. MATT- Che hai detto a sua madre??? TAI- Niente, e che avrei dovuto dirle? Che sua figlia è scomparsa?? Le ho detto che non l’avevo vista ma era in un angolo del cortile! YLENIA- Secondo me hai fatto bene…non serve a niente farla preoccupare… MATT- E se si fosse sentita male durante il tragitto? YLENIA- O se qualcuno le abbia fatto qualcosa durante il tragitto?? MATT- Cosa può esserle successo??? YLENIA- Cosa possiamo fare???? TAI- NON LO SO!!! So solo che devo andare a cercarla! Non posso stare qui! YLENIA- Come? MATT- Dico, sei pazzo? Me ne andrei anch’io, se potessi. Tai si alza e si dirige verso la porta. Non prende su niente. PROF- Dove credi di andare, signorino Kamaya? Ehi…Ehi! Taichi, torna subito qui! MATT- Incredibile! Fa sul serio! YLENIA (sorride e si alza) – Vai così, Taichi Kamaya!!! Tai scende giù veloce dalle scale, prima di avere dei ripensamenti, prima che qualcuno possa fermarlo. Attraversa la strada, si blocca davanti alla fermata dell’autobus TAI “Fermati un momento, testone! Non puoi andare in giro per Tokyo a incasinarti ovunque senza meta! Vai con la logica!” Si ferma per pensare. Resta così per cinque minuti. TAI- Non ci riesco. -___-“ … TAI “Idiota! Cerca di diventare intelligente per un quarto d’ora come minimo!!! Dove può essere? Escludiamo per il momento la nefasta possibilità che qualcuno l’abbia presa e portata via. Metti caso che si sia sentita poco bene mentre veniva a scuola. Cercala lungo il percorso che fa da casa sua a scuola!!!” Pensato questo, riparte a velocità supersonica invertendo la direzione, prendendo la strada che usa Sora per tornare a casa, un groppo in gola, la speranza che non lo vuole abbandonare ,la razionalità che rifiuta una possibile conseguenza negativa. TAI “Come ho fatto a pensare subito alla soluzione più probabile??? Devo essere una specie di genio incompreso.” Corre. Non vuole smettere di correre. Non può smettere di correre. Sente che se si limita a camminare non ci riuscirà. L’unica cosa che può fare è correre. TAI “Sora…ma dove sei…e se fossi…e se una macchina nell’attraversare la strada non ti ha visto e…oh, no. NO!” Corre, continua a correre. Ancora un paio di isolati e sarà a casa sua…di lei alcuna traccia! Un grido, una voce, una parola, un nome solo nei suoi pensieri, un nome solo sulla sua bocca… TAI- Sooora!!! E’ arrivato sotto il portone di casa della ragazza. E lei? TAI- Dove sei?! Dove…sei…finita?… Tai riprende a correre, verso scuola, la sua mente che dice NO, che dice non può essere, che dice continua a cercarla, non puoi, non devi arrenderti! Non ora, non adesso! E poi, e poi. Di lei neanche l’ombra. Tai si accascia addosso ad un muretto isolato, sotto i rami di ciliegio in fiore, aperti al culmine, attendendo di cadere con l’autunno. Tai è lì. Un solo nome nei suoi pensieri, un nome solo sulla sua bocca… TAI (mormorando) - Sora. Un singhiozzo dall’altra parte TAI- Cosa?!…Chi…? Piano, lentamente, fa il giro di quel muricciolo isolato. Un solo nome nei suoi pensieri, un solo nome sulla sua bocca… TAI- SORA!!! Sora è lì. Dietro il muretto, la cartella abbandonata in un angolo, lei lì, con i capelli in disordine, con il volto rigato di lacrime, con la voce spezzata…ma è lì TAI- Dio mio, sii tu lodato!!! Sora, che felicità! Ti credevo…non saprei proprio, persa da qualche parte, rapita, forse, o svenuta, o peggio ancora…uccisa…ma sei qui…Sora… SORA (singhiozzando) - Tai…io…oh, santo cielo… TAI (si avvicina) - Sora… E’ lì. Viva. Tai non crede ai suoi occhi, si avvicina, piano, quasi come se avesse paura, paura come di spezzare un incantesimo, o di svegliarsi da un sogno. E poi, è un attimo. Si china su di lei, si accascia al suo fianco, consapevole solamente della sua presenza…non vuole fare altro che questo. Le passa le braccia attorno ai suoi fianchi, dietro la sua schiena, e la stringe al suo corpo, lui vuole solo questo, vuole solo proteggerla. E lei è lì. SORA (singhiozza più forte di prima) – Oh, Tai…Tai! Tai! Scusami, scusami, te ne prego, scusami!!! TAI- Cosa? Cosa c’è? Scusa per che cosa? Cos’hai, piccola?…Stavolta ci sono io, sono qui…non ti lascio più, ti scorterò sotto casa da adesso!! Cosa ti è successo?… SORA- Io…perdonami…ti ho fatto preoccupare tanto…non me la sentivo, io…pensavo che stavo andando a scuola, e come al solito noi…noi avremmo parlato come amici, fatto tutto come amici, e non me la sentivo proprio…non mi basta, non mi sarebbe bastato mai! Mi sono messa a piangere, non ho fatto altro che piangere…io…sono una stupida…sono una stupida, Tai! Tai sente il suo cuore andare ai cento all’ora. Allora non se l’era sognato, non aveva immaginato e basta…da tanto…è da tanto che le piaceva…da tanto che… TAI- Asciugati le lacrime. Non sei una stupida. Non lo sarai mai! Vieni qui. Vieni qui con me. Non lasciarmi mai. SORA- ……cosa? Oh…Tai…non dirmelo…sarebbe troppo…bello… TAI- Vieni qui. Allora. Allora, così, finalmente, dopo tanto. Le solleva il viso con una mano. E’ così bella. Possibile non averlo mai notato? E invece lo sapeva, lo sapeva da sempre. Si avvicina ancora di più. Una distanza minima, coperta da un minimo movimento tra di loro Una distanza minima. Un solo nome nei suoi pensieri, un solo nome sulla sua bocca… TAI- Sora… La distanza già non c’è più. Lui la bacia sulle labbra. Un sogno diventa realtà. ………………………………………………………………………………………………………… MIMI- Uao! Mimi è appena arrivata a scuola. Un raggio di sole la accoglie. Finalmente, il posto in cui aspettava di ritornare da tanto! La sua esclamazione è dovuta a un ragazzo che scorge, appoggiato di fianco alla maniglia della porta della scuola media. E’ alto, ma lei non riesce a vedere il suo viso in controluce. MIMI “E lui…chi è?” LUI- Ciao, Mimi. Ti aspettavo. MIMI “Uao!!! Allora è questo il famoso principe azzurro! Scommetto che mi sta aspettando da tanto ma sa chi sono e finalmente mi ha trovata!!! Com’è romantico!” Lui si avvicina a lei per parlarle da vicino MIMI- Ehy…ma tu…tu sei… IZZY- Ciao, Mimi! Da quanto non ci vediamo! Mi sei mancata, sai? MIMI- Oh. Ciao…ciao Izzy! Scusa il mio poco entusiasmo ma…mi sembravi qualcun altro! Sei così diverso! IZZY “Non ho speranze” MIMI “Era Izzy…che delusione…però…” … MIMI- Sei molto cambiato, ecco tutto! IZZY- Trovi? MIMI- Sì. E in meglio, anche! IZZY (arrossendo) – Ehm…grazie…se lo dici tu… MIMI- Beh?! IZZY- Cosa c’è? MIMI- Sei la prima persona tra i miei amici che incontro dopo tanto!!! Non ti vuoi far abbracciare? IZZY (rosso come un pomodoro maturo) – No, Mimi, dai, non è il caso, io… MIMI- Vieni qui, dai! Mimi prima che lui scappi riesce a trattenerlo per un braccio e lo stringe a sé con trasporto. Gli schiocca anche un bacio sulla guancia. IZZY- Mimi!!! MIMI (offesa) - Cosa c’è??? IZZY- Oh..! Niente, dai! Ma sono un ragazzo orgoglioso, io. Ci hanno visto tutti, e pensa alle battutacce che faranno i nostri compagni di classe. MIMI- Come come come???!!! IZZY- Siamo in classe insieme…non lo sapevi? MIMI- Che beeello sono in classe con il mio Izzuccio!!! Lo abbraccia di nuovo IZZY- Mii-mii!! MIMI- Okay…non lo farò più…promesso! IZZY (sospirando) – Non so quanto valga una tua promessa… ………………………………………………………………………………………………………… PROF- Dunque, studiate bene, perché per la prossima settimana voglio tutta la geometria piana a memoria!! TUTTI- Coooosa??? Tutta quanta??? YOLEI “Che noia che noia che noia” PROF- Sì, tutta quanta. E ora… YOLEI- Scusi, professoressa, posso andare in bagno? …per favore? PROF (sospirando) – E va bene, Miyako. Fai alla svelta, però. YOLEI “Sì, come no!” Chiude piano la porta, la schiena rivolta al corridoio. Spicca un balzo all’indietro YOLEI- Libera, finalmente!!! Ehi!!!!! KEN- Oh, scusa! Scusami tanto, non volevo urtarti…ma tu sei… YOLEI- Perché non guardi dove metti i piedi, disgrazia…oddio!!!!!! Ken, c-ciao… KEN- Scusa davvero, Yolei!! Solo che mi sei venuta addosso d’improvviso e… YOLEI- La-la colpa è mia, solo che sono un…po’ nervosa… KEN- Non ne dubito…cioè, intendo… YOLEI- Lascia perdere. Ma…perché sei qui? Non…frequenti un’altra scuola? KEN- A dire il vero sì…oggi però siamo usciti un’ora prima e io sono passato di qui per…beh, ecco, a dire il vero ero venuto proprio a cercare te… YOLEI- Da-davvero…uao…cioè, ehm…insomma, perché proprio io? Devi dirmi qualcosa? KEN- S-sì, io…mi ha detto Davis che…non vai molto bene in geometria…senza offesa… YOLEI- Nessuna offesa. Non ci capisco proprio un tubo. Non riesco neanche a disegnare le figure come si deve. KEN- Beh, sì! Io pensavo…sono piuttosto bravo in geometria, vuoi…cioè, sempre se ti pare…io…i compiti…ehm!!! Dunque mi chiedevo se vuoi che ti dia una mano con questi benedetti compiti così magari li capisci e alzi la media in matematica insomma vuoi venire a casa mia che ti aiuto con questa cavolo di geometria??????? Yolei impiega due o tre minuti per decifrare le ultime 38 parole ed inserire mentalmente della punteggiatura per interpretarle in linguaggio comprensibile. Finito questo processo di elaborazione si rende conto del significato della frase e arrossisce un po’, preparandosi emotivamente una risposta YOLEI- Ce-certo…mi farebbe molto piacere!!! KEN- Stai dicendo sul serio??? YOLEI- Sì, testone! Ho voglia di venire a casa tua a ripassare quella cavolo di matematica! …Cioè!!!!!! Scusa per il testone…non volevo… KEN- No, non me la sono presa…allora ci-ci vediamo a casa mia… YOLEI- A-a presto… Ken sparisce per il corridoio più in fretta che può YOLEI- Uao…che ragazzo…strano…EHI!!! ASPETTA UN PO’, KEN!!!!! NON MI HAI DETTO QUANDO!!!!!!! COSA FACCIO, ME LA SOGNO, LA DATA??? E’ già sparito YOLEI- Oh, accidenti… -___-“ ………………………………………………………………………………………………………… PROF- Ah!!! Bentornati tra noi, Tai e Sora!!! TAI (sussurrando) - Non ascoltarlo. E’ incavolato perché sono scappato dalla classe senza dire una parola. SORA- Scappato? Per venire a cercarmi? TAI- Sì. Le stringe più forte la mano che le tiene da dietro la cartella. Sora arrossisce impercettibilmente. TAI- Mi scusi tanto, professore. Mi è arrivato un sms di Sora sul telefonino. Si era sentita male durante il tragitto verso scuola. Cosa potevo fare??? Silenzio ammirato della scolaresca. Il prof. Voleva metterlo in punizione ma non osa più a rischio di passarla brutta dalla scolaresca e dal preside per una punizione al “coraggioso ragazzo”. PROF- Ah…beh…in questo caso…perché avevi il cellulare acceso e in classe?! TAI- E’ stata una fortuna, no? Se la ride sotto i baffi mentre si dirige verso i posti dei suoi amici. Scaccia Matt dal banco di fianco al suo TAI- Scusa, amico, ma ti devi levare. Vai di fianco alla nostra dolce Ylenia. Io non devo più stare lontano da Sora per un momento. Devo sorvegliarla come un cane da guardia. E poi… Si china a sussurrare a Matt nell’orecchio TAI- …non riuscirei più a starle lontano per un solo minuto! MATT (sottovoce ma facendosi sentire dagli altri tre) – Oooooooooooooooohh! E va bene, amico…ti ho scoperto, finalmente…come se già non lo sapessi…non s’imbroglia il vecchio Matt…finalmente ho la dichiarazione… TAI- Sì, bravo. E ora togliti di lì. MATT (sempre malizioso) –Okay…certamente, ti pare…vado a sedermi di fianco… Si alza e per un momento arrossisce ma è deciso a continuare MATT- …alla mia graziosissima compagna…ho di meglio, io… YLENIA- Sì, bravo, bello. Ma ti consiglierei di evitare le battutacce, grazie. Decisa a non guardarlo, si volta verso Sora per chiederle come sta. MATT “Ma che bella mossa…sono sempre più intelligente e sto collezionando una fantastica sfilza di figuracce…cerchiamo di evitare, d’ora in poi” E nonostante questo, lui e Ylenia per tutta la giornata non si parlano più. ………………………………………………………………………………………………………… KARI- Davis… DAVIS- Sìììì? KARI- Volevo chiederti una cosa. DAVIS- Dimmi pure, sono qui. KARI- Beh…no, non fa niente. DAVIS- Uffa, Kari, così mi fai stare in pena penosa!!! KARI (ride) – Non è il caso, Davis. Te lo chiederò un’altra volta. Il fatto è che me lo sono dimenticata. DAVIS- Intanto ti volevo chiedere una cosa io. KARI- Sì? DAVIS “Coraggio coraggio coraggio coraggio coraggio forse le piaci tentar non costa nulla!!!!” KARI- Volevi dirmi, Davis? DAVIS- Che ne dici di passare con me al bar prima di tornare a casa doposcuola??? Ti prego, dimmi di sì!!! KARI- Oh! Beh, proprio non saprei… DAVIS- Su, Kari! KARI “Accidenti…io volevo tornare a casa e fare un pezzo di strada con TK…” DAVIS “Male faccio proprio schifo…?…” KARI “D’altra parte…povero Davis! Sarebbe così scortese!!! In fondo, ci troviamo come due amici!!!!” DAVIS- Ok, Kari, fa lo stesso… KARI- Aspetta, Davis! Stavo riflettendo su come avvertire mia mamma, per me è okay… DAVIS- COOOSAAA?! Dici sul serio, Kari? KARI (ridendo) – No, Davis, lo dicevo per finta!! Certo che dico sul serio…! TK spunta dall’angolo e si dirige verso i due ragazzi KARI “O mio Dio, TK!!! Davis, ti prego, ‘stà zitto!!!” DAVIS- E vaaaai! Io e Kari abbiamo un appuntamento!!! TK- Che hai detto, Davis? KARI- Ma no, non ha detto proprio niente, hai sentito male… TK (sorride) – No, non hai capito! Non ho sentito per niente! Potresti ripetere, Davis? KARI-NO! No, cioè, abbiamo fretta, TK! E sua sorella mi deve dare una cosa! Ci vediamo domani!!! TK- ? ? ? Ok…ciao… KARI- Ciao, ciao! Se ne vanno di corsa, lei e Davis. DAVIS- Cos’è che hai detto a TK? Qualcosa su mia sorella?? Che c’entra mia sorella??? KARI- Niente. Hai capito male. ………………………………………………………………………………………………………… TK “Ma cosa diavolo ha detto Davis? E perché Kari era così strana?…Mah…peccato, però…mi sarebbe piaciuto tanto fare un pezzo di strada con Kari…” Volta l’angolo, gettando un’occhiata alle vetrine per distrarsi. All’improvviso trasale. Si toglie il cappello e con noncuranza si avvicina alla porta a vetri del bar. TK “Oddio!!! Non è un’impressione! Quelli sono Davis e Kari!!!” Dalla porta a vetri si vedono i due ragazzi che ridono e scherzano, un quaderno sotto il braccio di Davis. TK sta lì per cinque minuti buoni, incapace di muoversi. Poi di colpo si mette a correre. Scappa verso casa, incurante degli sguardi di quelli che passano. TK “Allora era questo!!! E me lo poteva anche dire chiaramente!!! Ma no, l’ho dovuto vedere con i miei occhi, ancora meglio!!!! Erano lì a ridere e scherzare! E io…io…io non so più che fare. Che fare???” … TK “Lei non deve sapere. Dopotutto non hanno fatto niente. Non hanno fatto proprio niente!!!………………ma allora perché sto così male???” ………………………………………………………………………………………………………… MATT- Ylenia? YLENIA-…sì? MATT- Posso accompagnarti a casa?… YLENIA- Non saprei…Tai… MATT- Tai è in buona compagnia… Si voltano verso la fermata dell’autobus. Tai sta parlando con Sora, sembrano coinvolti nella conversazione, anche se non si capisce cosa stanno dicendo. MATT- A me va di andare a piedi. Posso? YLENIA- Come vuoi. Passeggiano in silenzio MATT- Ehm…non volevo. YLENIA- Cosa? MATT (sorridendo) – Non fare l’idiota. Lo sai. YLENIA- Sì…ma non hai fatto niente. Me la sono presa troppo per uno stupido commento. MATT- Era proprio così stupido? YLENIA- No…nel senso…lascia perdere. Solo…ti credevo un po’ più maturo, Yamato Ishida… MATT- Davvero? YLENIA (fissandolo) – Sì. … YLENIA- Hai l’aria così da intellettuale… MATT (scoppia a ridere) – Chi?!?! IO??? YLENIA- Già!!! Con quell’espressione intensa di concentrazione… MATT- Hai sbagliato persona!!! YLENIA- Forse…oh, la mia fermata! MATT- Bel palazzo. YLENIA- Quello di Tai è quello lì. MATT- Sì…lo riconosco. YLENIA (ridacchiando) – Beh??? Non sei curioso? MATT- Di che cosa??? YLENIA- Allora: Acqua, Aria, Terra o Fuoco? MATT- Oh!!! A dire il vero, è da un po’ che me lo chiedo…vediamo un po’…io…Terra. YLENIA- Un tipo razionale, eh? Vediamo…Vieni con me!!! Gli prende la mano, entra e lo porta sotto la scala, dove non passa quasi nessuno. Tira fuori la sua chiavetta abbagliante. Mormora qualcosa, e sotto gli occhi di Matt la chiave si allunga, si allunga, fino a prendere la forma di un lungo bastone, di circa un metro, bianco, ornato d’argento e di strani simboli, e delle figure dei quattro elementi. YLENIA (pianta il bastone a terra) - Terra…pianta…fiore. Sotto i loro occhi, dal cemento macchiato d’umidità emerge, più forte della durezza del pavimento, un arbusto che si alza per una sessantina di centimetri. In cima, un bocciolo. La gemma, per effetto, si apre, schiudendo un giovane fiore appena sbocciato, discretamente aperto, dai lunghi pistilli arricciolati con grazia. I suoi petali sono allungati e ampi, di un indaco delicato e fievole, soffici e lievi. Il suo stelo affusolato e sottile, è però rigido come una canna, decorato da spaziose e lunghe foglie chiare, lisce come velluto. Lei con leggerezza, stacca quel capolavoro della natura lasciandogli un esile fusto di una ventina di centimetri. YLENIA (glielo porge sorridendo mentre tutto si ritira nelle profondità della terra) – Per te. MATT- E’…il fiore più bello che abbia mai visto… YLENIA- Oooohhh…ecco che emerge la parte sensibile… MATT (arrossendo) – Non fare dello spirito. YLENIA- Ma mi piaci, quando fai così… MATT- Davvero…? YLENIA- Ehy, non interpretare!!! Sono contenta che ti sia piaciuto. MATT- E’ bellissimo… YLENIA- Potrei fare di meglio! MATT- “…come te. Ma è meglio che non lo dico. Non devo fingermi diverso da come sono. Esplicito, diretto e un po’ irriverente. Quello non sono io. Quello è…è Tai. E io non devo fingere di essere un altro perché io sono io. E’…oh!!! E’ questo che ti fa arrabbiare, non è vero?” YLENIA-…sì… MATT (colto alla sprovvista) – Coooosa??? Mi hai sentito?!?!? YLENIA- Sì, testa!!! Non ascoltavi quello che dicevo a Tai ieri? MATT- Sì…beh…me lo ero scordato…ciao. YLENIA- Te ne vai? MATT- Mica resto qui per la vita. YLENIA (accarezzando il fiore) - Sì…ci vediamo domani. MATT- Ciao…e grazie. Corre via, veloce, in parte per non perdere l’autobus, e in parte perché si sente strano. Non sa cosa fare, e quando la guarda e viene visto si sente quasi in colpa. MATT- Toglitelo dalla testa! ………………………………………………………………………………………………………… Arriva a casa esausto per la corsa di prima. Come al solito non c’è nessuno. Si toglie la giacca e sbatte il fiore sul tavolo della cucina. Se ne accorge. MATT- Attento, deficiente!!! Lo solleva con delicatezza per non deturparlo. MATT- E’ una cosa fragile…e delicata…bestia che non sei altro! Prende un sottile vaso di vetro, il più piccolo ed allungato che ha. Mette il fiore dentro di esso con un po’ di acqua fresca. Lo posiziona sopra il tavolo MATT (ridacchia) – No! Troppo bello! Il tavolo non ne è degno!!! Lo porta in camera sua. Sopra la scrivania, a ricevere luce. Si lascia cadere stanco sulla scrivania e lì s’addormenta. …………………FINE DELLA SECONDA PUNTATA!!!…………………………… |
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