FANFIC

AMICI PER SEMPRE

Beatrice




Era notte fonda a Odaiba. Joe dormiva. Sognava. Era un sogno che faceva ogni tanto da tre anni, da quando era entrato per la prima volta a Digiworld. Si trovava in riva al mare. Ad un tratto, in cielo appariva un drago rosso fuoco, con il corpo sinuoso come quello di un serpente, e grandi ali di un rosso più scuro. Trasportava sul dorso una ragazza. Il drago atterrava sulla riva. La ragazza scendeva, e si avvicinava a Joe. Ma lui non riusciva a vederla bene, perché il suo viso e la sua figura apparivano come sfuocati. Gli sembrava che lei gli sorridesse, che tentasse anche di parlargli, ma la sua voce era così fioca che si confondeva con il mormorio delle onde. A questo punto, di solito, il sogno finiva. Stavolta, invece, accadde qualcosa di diverso. Quando la ragazza si avvicinò, Joe poté vederla con chiarezza: dimostrava all’incirca la sua stessa età; era carina, con i capelli castani, ondulati, e grandi occhi castani, molto belli; indossava un abito blù lungo fino ai piedi, stretto in vita da una cintura; al collo portava un digi-medaglione con uno strano simbolo. –E’ da ben tre anni che aspetto questo momento.- disse Joe. La ragazza sorrise. –Ed è da allora che mi sto ponendo due domande. Potresti darmi tu le risposte che cerco?-. Lei accennò di sì col capo. –Chi sei? E perché appari nei miei sogni?-. Ma la risposta della ragazza non arrivò: si sentì invece, forte e chiaro, il suono della sveglia, che richiamò Joe alla realtà. Quel sogno era il suo segreto: non ne aveva mai parlato a nessuno. Il ragazzo si alzò controvoglia. Era stato ad un passo dal risolvere finalmente quel mistero, e chissà quanto ancora avrebbe dovuto aspettare prima che potesse capitargli un’altra occasione simile. Si preparò ed uscì per andare a scuola.

Quando tornò, controllò la posta elettronica. C’era un messaggio di Izzy: “Mimi e io abbiamo deciso di organizzare per il prossimo sabato a Digiworld un grande raduno di digiprescelti da tutto il mondo. Fammi sapere al più presto se verrai. Ciao.”. Joe rispose subito, accettando l’invito.

Finalmente, venne il giorno del grande raduno. I digiprescelti del Giappone c’erano tutti: Tai, Matt, Sora, Kari, T.K., Davis, Yolei, Cody, Ken. Joe si guardava intorno. Il suo sguardo si fermò su una ragazza con i capelli e gli occhi castani, e gli occhiali. Accanto a lei c’era un piccolo digimon che somigliava un po’ a un draghetto e un po’ a una lucertola. Joe ebbe la sensazione di aver già visto quella ragazza, ma non riusciva a ricordare dove, né quando. La voce di Gomamon lo riscosse: -Chi stai guardando?- -Mi sembra di aver visto qualcuno che conosco, ma non ne sono sicuro…-. Il digimon volse lo sguardo nella sua stessa direzione: -Si tratta forse di quella ragazza?- -Sì.- -E’ carina. Perché non vai da lei e le parli?- -Ma…- -Sù, non essere timido.-. Il ragazzo esitava ancora. –Ho capito: hai bisogno di un piccolo incoraggiamento.-. Detto questo, Gomamon si mosse verso di lei. –Cosa fai? -protestò Joe;-Torna qui!-. L’altro non lo ascoltò affatto: -Ciao. Io mi chiamo Gomamon. E voi?- -Io sono Beatrice.- gli rispose gentilmente la ragazza. Il digimon di lei, invece, gli lanciò un’occhiata seccata. –Non essere scortese, e presentati.- disse Beatrice. Il piccolo rettile sbuffò: -Okay. Il mio nome è Lizardmon.- -Quello laggiù è il mio amico umano.- continuò Gomamon, indicandolo; - Ehi Joe! Vieni qui a conoscere le mie nuove amiche!-. Chiamato in causa, il ragazzo non poté fare a meno di avvicinarsi. Vedendolo, Beatrice mostrò di conoscerlo già. “Non può essere!” pensò Joe, quando la vide più da vicino: “Somiglia alla ragazza del mio sogno, eppure… ”. Nel frattempo, Gomamon aveva notato tutto questo, ma aveva preferito far finta di niente. –Vi prego di scusare l’invadenza del mio amico.- disse il ragazzo, dopo le presentazioni; - Lui è un gran chiacchierone.- -E’ simpatico.- gli rispose Beatrice. –Da dove vieni?- -Dall’Italia.- -Io non ci sono mai stato, ma ho sentito dire che è un paese molto bello.- -E’ vero.- -Da quanto tempo hai scoperto di essere una digiprescelta?- -E’ successo il primo agosto di tre anni fà. Non potrò mai dimenticare quel giorno.- -Che curiosa coincidenza! Anch’io l’ho scoperto il primo agosto di tre anni fà.- -Com’è stata la tua prima volta qui a Digiworld?-. Joe ripensò ad allora, e gli venne da sorridere: -Piuttosto traumatica, direi. Ero andato ad un campo estivo con i miei compagni di scuola, e in pochi secondi sono stato catapultato in questo posto incredibile. Non ti dico, poi, il primo incontro con il mio digimon: quando mi vidi correre incontro quello strano coso che non avevo mai visto e che dichiarava di essere mio amico, scappai terrorizzato.- -Io ero ospite nella fattoria di Francesca, la mia migliore amica, e in un attimo mi sono ritrovata qui.- -Che cosa fai nel mondo reale?- -Frequento il primo anno delle Superiori. E tu?- -Sto studiando per diventare dottore.- -Io, invece, vorrei diventare un’insegnante.- -Come passi il tuo tempo libero?- -Mi piace leggere, ma mi piace anche molto scrivere. Scrivo racconti e poesie.- -Che bello! Mi farai leggere qualcosa?- -Volentieri. E poi amo la musica. So suonare il pianoforte.- -Hai fratelli o sorelle?- -No, sono figlia unica.- -Io ho due fratelli più grandi.-. Fu così che i due fecero amicizia. Per tutto il giorno restarono insieme, raccontandosi l’un l’altra di sé. Mentre parlavano, Joe ripensava alla ragazza del suo sogno, e la confrontava con Beatrice. In certi momenti lui sentiva che potesse trattarsi davvero della stessa persona, ma in certi altri pensava che la sua fosse un’idea assurda. Era piuttosto confuso. Però, aveva la netta sensazione che anche lei stesse provando le stesse cose. –Ti va se ci teniamo in contatto?- le chiese, quando venne il momento di salutarsi. –Ne sarei felice.- gli rispose lei. Si scambiarono gli indirizzi di posta elettronica.

Trascorse qualche giorno. Un pomeriggio, Joe ricevette una richiesta d’aiuto da parte di Gomamon. Il ragazzo si precipitò subito a Digiworld. Gomamon era stato attaccato da Tirannomon, una specie di grosso dinosauro. Era ferito, e Tirannomon lo aveva messo alle strette. Joe tentò di far digievolvere il suo amico, ma non ci riuscì. Allora, tentò di contattare uno degli altri digiprescelti: tutto inutile. I due erano in una situazione davvero disperata, quando in cielo apparve un drago rosso fuoco. Il ragazzo lo fissò stupito: era uguale al digimon del suo sogno. Il drago trasportava una ragazza. Lo stupore di Joe crebbe quando si rese conto che quella ragazza… era Beatrice! -Dragonmon, all’attacco!- gridò lei. Il drago si slanciò subito contro Tirannomon: emise dalle fauci un vortice di fuoco, che abbatté l’avversario. Poi, Dragonmon atterrò accanto a Joe e a Gomamon. –Grazie.- disse il ragazzo; - Ci avete salvato la vita.- -Vi saremo riconoscenti per sempre.- aggiunse il suo digimon. –Voi avreste fatto lo stesso per noi.- rispose Beatrice. Ci fu un lungo istante in cui i due ragazzi si guardarono negli occhi, in silenzio. L’uno poteva intuire i pensieri dell’altra. Poi, Joe ricominciò a parlare: -Dalla mia prima notte qui a Digiworld, faccio ogni tanto lo stesso sogno. In quel sogno c’è una ragazza che un po’ ti somiglia, e che ha un digimon come il tuo. Quella ragazza sei tu, vero?-. Beatrice annuì, sorridendo. –Lo sospettavo fin dal giorno in cui ti ho incontrata al raduno, ma prima di oggi avevo ancora dei dubbi… Ora dimmi: come hai fatto... - -Ad entrare nei tuoi sogni? Devi sapere che, quando ho scoperto di essere una digiprescelta, ho ricevuto da Gennai la digipietra del sogno, che fa avverare i desideri. Ho espresso il desiderio di trovare un amico con cui condividere questa straordinaria esperienza. Da allora, ho iniziato a sognarti. E adesso, finalmente, ci siamo incontrati.- -E’ incredibile. – disse Joe; - Eppure, in tutto il mondo ci sono tanti digiprescelti. Chissà perché sei entrata in contatto proprio con me... - -Non lo so. Ma so che sono felice di averti conosciuto.- -Per me è lo stesso.-.

I due ragazzi continuarono a tenersi in contatto via e-mail, e, quando potevano, si vedevano a Digiworld. Ma, soprattutto, si incontravano nei loro sogni. Adesso che anche Joe aveva conosciuto il grande potere del sogno, e aveva iniziato a crederci, i due si potevano parlare, oltre che vedere. La loro amicizia diventava sempre più forte e profonda, nonostante vivessero in paesi tanto lontani.

Altro tempo passò, e venne Natale. Qualche giorno prima, Joe e Beatrice si incontrarono a Digiworld per scambiarsi i regali. Poi, la sera della Vigilia, nelle rispettive case, li aprirono. Nel suo pacchetto, il ragazzo trovò un libro. Lesse il titolo: “IL PICCOLO PRINCIPE”. Aprì il libro, e ci trovò un biglietto:



Questa è la mia parte preferita:

l’incontro fra il Piccolo Principe e la volpe.

Parla dell’amicizia. Leggila.



Beatrice







Joe iniziò a leggere. Alcune frasi lo colpirono in modo particolare:





… -Che cosa significa “addomesticare”?-…

… -Significa “creare dei legami”… Tu, fino a questo momento, non sei per me che un ragazzino in tutto simile a centomila ragazzini. E io non ho bisogno di te. E nemmeno tu hai bisogno di me. Io per te non sono che una volpe simile a centomila volpi. Ma, se mi addomesticherai, avremo bisogno l’uno dell’altra. Tu sarai per me unico al mondo. Io sarò per te unica al mondo… Se tu mi addomesticassi, la mia vita sarebbe come illuminata. Io riconoscerò un rumore di passi differente da qualsiasi altro. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica… I tuoi capelli hanno il colore dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando tu mi avrai addomesticato! Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E io amerò il rumore del vento tra il grano… Non si conoscono che le cose che si addomesticano… Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai venditori le cose già fatte. Ma poiché non esistono affatto i venditori di amici, gli uomini non hanno più amici. Se vuoi un amico, addomesticami!... Ecco il mio segreto… Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi… E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante… Tu diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa.-…







Il giorno dopo, i due ragazzi si incontrarono di nuovo a Digiworld. –Il tuo regalo mi è piaciuto molto. – disse Joe; - Ho già letto il capitolo in cui il Piccolo Principe incontra la volpe. E’ davvero bello.-. Beatrice sorrise: -Quella storia mi fa pensare a noi due, alla nostra amicizia. Come è stato per il Piccolo Principe e la volpe, un giorno anche le nostre strade si separeranno. Ma voglio credere che continueremo ad essere amici.-. Joe annuì, e sorrise a sua volta: -Saremo amici per sempre.-.





Beatrice

 

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